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Resto Al Sud rilancia con nuovi incentivi per le startup

  • Immagine del redattore: Giuseppe Di Giovanni
    Giuseppe Di Giovanni
  • 29 lug 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Con la conversione in legge del Decreto Rilancio, all’art. 245 bis sono state introdotte ulteriori novità sul Bando Resto Al Sud. Conosciamo insieme le modifiche al bando più importante per le startup italiane.

COS'E' RESTO AL SUD Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017. Le agevolazioni sono rivolte agli under 46 che:

  • al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) oppure trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria

  • non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017

  • non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio

  • non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento

L’incentivo si rivolge a:

  • imprese costituite dopo il 21/06/2017

  • imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni - o 120 giorni in caso di residenza all’estero - dall’esito positivo dell’istruttoria)

Cosa finanzia:

  • attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura

  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone

  • turismo

  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)

Sono escluse le attività agricole e il commercio.



LE NOVITA' DEL 2020 Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è stato elevato a 60.000 euro ma resta pari a 200.000 euro nel caso di imprese fino a 4 soci. In ogni caso le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono cosi composte:

  • 50% di contributo a fondo perduto

  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.

Questo nuovo mix di agevolazioni si applica alle domande presentate dopo il 19 luglio 2020.


Inoltre a supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:

  • 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale

  • fino a un massimo di 40.000 euro per le società

Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.

Lo Studio tecnico Dottore Giuseppe Di Giovanni fornisce consulenza specialistica per la partecipazione al bando nonché per l'avvio delle attività. Contattateci al 3884908108 per fissare un appuntamento o una call su Skype!


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