Condominio e Covid2019: ecco come cambiano le regole
- Giuseppe Di Giovanni
- 20 mar 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Il nuovo decreto #IoRestoaCasa (DPCM dell'11/03/2020) regolamenta nuovamente diversi aspetti della vita quotidiana degli italiani. Approfondiamo gli aspetti più importanti per la vita in condominio.

La novità principale del decreto del Presidente del Consiglio dell'11 marzo è la chiusura, fino al 25 marzo, su tutto il territorio nazionale, di tutte le attività di ristorazione (bar, pub, pizzerie, ristoranti, pasticcerie, gelaterie etc.) e di tutti i negozi, tranne quelli delle categorie espressamente previste. In particolare, resteranno aperti i negozi di prodotti alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le edicole, le tabaccherie, i bar e punti di ristorazione nelle aree di servizio stradali e autostradali e i negozi di prima necessità o di servizi alla persona.
Dipendenti (custodi/portieri etc) Nei confronti di coloro che operano come dipendenti all'interno del condominio (custodi degli stabili, addetti alle pulizie, giardinieri, addetti ai vari servizi) è importante che l'amministratore si assicuri che siano tutti dotati dei dispositivi di protezione (guanti, mascherine).
Consulenza condominiale (amministratori, tecnici etc) Una delle FAQ risponde alla necessità di chiudere o meno gli studi privati affermando che "non è prevista in generale la chiusura delle attività produttive o professionali. In ogni caso, è fortemente raccomandato il massimo utilizzo di modalità di “lavoro agile” o lavoro a distanza e che siano incentivati le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti, nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva."
Avvio di lavori edilizi e cantieri Il decreto non prevede la chiusura del cantieri. Come riportato sul sito del Governo Italiano "Il Dpcm 11 marzo 2020, così come i precedenti, non ha disposto la chiusura dei cantieri. Non esiste, pertanto, alcuna limitazione alle attività lavorative che si svolgono nei cantieri. Le imprese appaltatrici sono tenute ad adottare e ad applicare, ai fini della tutela della salute dei lavoratori, i necessari protocolli di sicurezza volti ad impedire la diffusione del contagio da Covid-19 tra i lavoratori, individuati in stretto raccordo con le autorità sanitarie locali[...]"
Riunioni di condominio In un'apposita FAQ pubblicata sul sito del Governo italiano viene specificato che in merito alle assemblee condominiali "Sì, le assemblee condominiali sono vietate, a meno che non si svolgano con modalità a distanza, assicurando comunque il rispetto della normativa in materia di convocazioni e delibere."
L'invito è ovviamente a rimandare tutto ciò che non è procrastinabile per motivi di sicurezza o urgenza e, sopratutto, a tutelare la salute dei lavoratori condominiale avendo cura di rispettare le disposizioni già in vigore in merito alla vita di tutti giorni.
Per maggiori informazioni si rimanda al sito web del Governo Italiano ed al Sole24 ORE.
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