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Misura 4.4.c del PSR Sicilia: al via il bando per gli investimenti non produttivi a favore della nat

  • Immagine del redattore: Giuseppe Di Giovanni
    Giuseppe Di Giovanni
  • 8 gen 2018
  • Tempo di lettura: 5 min

La 4.4.c. è finalizzata al miglioramento e alla valorizzazione di specifici aspetti vegetazionali, naturalistici ed ambientali delle aree agricole interessate, nonché al recupero di particolari ecosistemi vegetali tipici della macchia mediterranea. Nel contempo è volta a favorire la valorizzazione in termini di pubblica utilità delle zone Natura 2000 e di altri sistemi ad alto valore naturalistico quali, Parchi, Riserve e corridoi ecologici, nonchè per la salvaguardia di aree con vincoli specifici.

Beneficiari

-Agricoltori singoli e associati. -Associazioni temporanee di scopo (ATS) costituite tra agricoltori, singoli o associati ed Enti locali e/o Associazioni ambientaliste (in qualità di enti gestori) riconosciute. -Altri Enti gestori del territorio, pubblici e privati, che hanno la disponibilità di terreni ricadenti nelle aree di localizzazione degli interventi. Nel caso di beneficiari Pubblici e/o Organismi di diritto pubblico, per tutte le fasi dell'operazione deve essere garantito il rispetto della normativa generale sugli appalti.


Requisiti di accesso e condizioni di ammissibilità

-Costituisce requisito fondamentale l’attività di conduzione e gestione delle aree oggetto d’investimento, da parte dell’imprenditore agricolo beneficiario, o dell'ATS o dell'Ente gestore del territorio;

-L’ATS, pena l’esclusione, deve prevedere nell'atto costitutivo la finalità specifica dell'investimento, nonché subordinare lo scioglimento della stessa previo assenso dell'Amministrazione e comunque non prima che siano trascorsi 10 anni dalla data del decreto di concessione;

-Per tutte le tipologie di intervento previste dall’operazione i beneficiari devono impegnarsi a non apportare modifiche sostanziali agli investimenti realizzati e a mantenerne la destinazione/finalità ad uso pubblico per 10 anni, dalla data del decreto di concessione;

-Costituzione di un idoneo fascicolo aziendale sul sistema SIAN;

-Le aree oggetto d'intervento devono avere un'estensione di almeno 1 (uno) ettaro di superficie; nelle isole minori l’estensione minima è ridotta a 0,25 ettari di superficie.

Nel caso delle ATS o di Altri Enti gestori del territorio, la superficie minima complessiva è fissata in 5 ettari; se quest'ultima è localizzata interamente in un'isola minore, la soglia minima di superficie è ridotta a 2 ettari.

Requisiti del progetto

-Rappresenta condizione di ammissibilità della domanda la presentazione di un progetto esecutivo completo della documentazione obbligatoria riportata nel pertinente paragrafo. La cantierabilità del progetto dovrà comunque essere ottenuta e dimostrata entro 90 giorni dalla pubblicazione degli elenchi provvisori regionali sul sito dell'Amministrazione;

-I beneficiari dovranno comprovare, per tutta la durata del periodo vincolativo, la disponibilità delle superfici oggetto d'intervento esclusivamente in base a titoli di proprietà e/o contratti d'affitto, registrati nei modi di legge. Non è previsto il contratto di comodato d'uso;

-Gli interventi di valorizzazione per la pubblica fruizione non dovranno essere localizzati nell'ambito di superfici già interessate da attività agrituristiche

Interventi ammissibili

La misura si articola in due ambiti di intervento. Nello specifico questi sono:

-Ambito di Intervento 1 “Interventi per la conservazione della biodiversità e per la valorizzazione del territorio”

--1.a investimenti di recupero, creazione e ripristino di biotopi, habitat naturali e naturalistici terrestri, acquatici e ripariali mediante interventi di rinaturalizzazione e antierosivi;

--1.b investimenti finalizzati alla sosta della fauna stanziale e migratoria, creazione di siti di nidificazione della fauna selvatica, formazioni vegetali ripariali autoctone;

--1.c strutture funzionali alla diffusione della fauna selvatica come manufatti indirizzati al riparo delle specie selvatiche vertebrate ed invertebrate o passaggi sicuri per la fauna;

--1.d investimenti di ingegneria naturalistica, necessari per motivi ambientali, (ad esempio lagunaggio, sistemi filtranti, fitodepurazione, interventi spondali, antierosivi);

--1.e creazione di boschetti, macchia mediterranea (max 5000 mq);

--1.f impianto di fasce di vegetazione, comprese le siepi, costituite da essenze autoctone o storicamente presenti nei territori interessati finalizzate alla conservazione, salvaguardia e crescita della biodiversità presente nel territorio regionale;

--1.g conservazione di alberi isolati o in filare;

--1.h ripristino di zone umide, bivieri, laghetti e stagni

-Ambito di Intervento 2 “Interventi di valorizzazione per la pubblica utilità”

Percorsi didattico-naturalistici: realizzazione/ripristino di sentieri, stazioni informative, segnaletica e cartellonistica, punti di approvvigionamento di acqua e di luoghi di sosta per i fruitori, punti di osservazione di specie animali e vegetali (bird watching)

--2.1 Realizzazione/ripristino sentieri (larghezza max 1,20 mt);

--2.2 Realizzazione di stazioni informative;

--2.3 Segnaletica e cartellonistica;

--2.4 Creazione di punti di approvvigionamento d'acqua e di luoghi di sosta per i fruitori;

--2.5 Creazione di punti di osservazione per bird watching.

La pubblica utilità degli investimenti relativi all'intervento 2 dev’essere garantita con la fruizione gratuita delle aree e dei beni interessati dalla presente operazione per periodi non inferiori a 90 giorni l’anno e per 10 anni.

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili esclusivamente le spese sostenute dal beneficiario successivamente alla presentazione della relativa domanda di sostegno, con eccezione delle spese generali (12% dell'importo dei lavori, al netto delle spese stesse) effettuate nei 12 mesi prima della presentazione della domanda stessa e connesse alla progettazione dell’intervento proposto nella domanda di sostegno, inclusi gli studi di fattibilità. Sono inoltre ammissibili a sostegno le spese per investimenti materiali purchè coerenti con le finalità della sottomisura 4.4.c

Localizzazione

L'operazione 4.4.c è applicabile nelle superfici di aziende agricole localizzate nei seguenti ambiti territoriali del territorio regionale: - Aree Natura 2000, di cui alle Direttive 92/43/CEE “Habitat” (SIC) e 2009/147/CE “Uccelli”(ZPS);

- Parchi e Riserve regionali; - Corridoi ecologici individuati nella cartografia ufficiale della Regione;

-Aree a rischio erosione (Carta Regionale dell'erosione reale);

-Aree sensibili alla desertificazione (Carta della sensibilità alla desertificazione in Sicilia);

-Zone ad alta vulnerabilità nitrati;

-Aree sensibili, individuate come sensibili dal Piano Regionale di tutela delle Acque;

-Aree limitrofe ai corpi idrici

Intensità del sostegno a fondo perduto

L’intensità del sostegno è pari al 100% delle spese sostenute e rendicontate per l’attuazione delle operazioni ammissibili previste dall’operazione. L'importo massimo dell'investimento per singolo agricoltore, riguardante gli interventi 1 e 2, non potrà superare l'importo di 150.000,00 euro in totale, comprese le spese generali, di cui non oltre 100.000,00 imputabili agli investimenti di cui all'intervento 1. La dimensione finanziaria massima dell’investimento complessivo ammesso a finanziamento per agricoltori in forma associata nell’ambito degli interventi 1 e 2, per il periodo 2014-2020, non potrà eccedere euro 250.000,00, di cui non oltre euro 175.000,00 imputabili agli investimenti di cui all'intervento 1. Per iniziative presentate dalle ATS il limite d'investimento, che dovrà interessare almeno due aziende agricole, è di 400.000,00 euro in totale, di cui non oltre 300.000,00 imputabili agli investimenti di cui all'intervento 1.


Criteri di selezione

Ogni domanda potrà avere un punteggio da 0 a 100, secondo 3 principi fondamentali:

-Obiettivi raggiunti dai progetti e valenza ambientale (max 60 punti);

-Criteri territoriali (max 30 punti);

-Progetti collettivi e/o integrati con la Misura 10.1.e (max 10 punti).

Saranno considerate ammissibili le istanze che raggiungeranno un punteggio minimo di ammissibilità di 30 punti, e sarà necessario altresì soddisfare almeno 2 criteri ai fini del calcolo della soglia minima. In caso di parità di punteggio sarà data priorità all’iniziativa presentata secondo l’ordine cronologico di presentazione sul portale SIAN.

Le domande di partecipazione al bando potranno essere caricate sul portale SIAN di AGEA, a partire dal 31 Gennaio 2018 e sino al 30 Giugno 2018.

Lo Studio Tecnico Agroforestale Dr Di Giovanni fornisce assistenza tecnica specialistica per la partecipazione al bando, operando con un C.A.A. abilitato in convenzione. Per ricevere un preventivo gratuito contattateci per fissare un appuntamento. Basta un click!

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